Il ristorante Sabaudia nasce nel 1996 a pochi chilometri dal centro di Torino in uno dei complessi del 1700 più affascinanti e più pittoreschi d’ Europa: la palazzina di caccia di Stupinigi. Voluta dal re Vittorio Amadeo II di Savoia per ospitare feste, matrimoni e svaghi di corte, la palazzina di caccia di Stupinigi è un capolavoro barocco realizzato dall’architetto Filippo Juvarra in una cornice fatta di giardini storici oggi gestiti dall’ente del parco. Costruzione degna del suo regno, nel 1997 la Reale Palazzina di caccia di Stupinigi è stata proclamata patrimonio dell’Unesco.
L’eleganza del ristorante Saubaudia lo si percepisce già dall’ingesso. I suoi piatti vengono serviti in un contesto scenografico che incanta e nel quale l’ospite di oggi sente ancora la presenza di coloro che lo hanno preceduto: travi a vista originari della storia dei Savoia, pareti bianche, quadri, mattoncini e tinte tendenti al bronzo.
La nobile raffinatezza, del nostro ristorante di cucina tipica piemontese, non viene solo risaltata dal luogo, ma anche dagli ingredienti freschi che la cucina propone con un menu principalmente a la carte e che varia a seconda della stagione e delle disponibilità dei prodotti.
Il ristorante Sabaudia celebra la tradizione culinaria piemontese e risente di un influenza doppia che la rende più ricca e variopinta: le materie prime della terra piemontese e delle abitudini contadine si confondono con il gusto ricercato di quella che fu la corta dei Savoia. Dall’unione di questi due elementi nascono piatti complessi e ricercati.
Fra i primi i tradizionali agnolotti del plin ripieni di tre tipi di carne il cui nome significa “pizzicotto” e indica la singolare manovra manuale con cui il ripieno viene racchiuso all’interno della sfoglia; I tagliolini alle 30 uova dal bel colore giallo vivo e corposi accompagnati da carciofi; I Cuoricini ripieni di toma, noci e miele su crema di parmigiano.
Nella carta dei secondi piatti segnalano il brasato al vino rosso e la Rolata di coniglio grigio di “Carmagnola” alle erbe fini.
Buoni tutti i piatti ma, tra le altre pietanza proposte, il fiore all’occhiello di questo ristorante è sicuramente la carne di fassone piemontese, servita cruda come antipasto per un nuovo scenario gastronomico o all’interno dei fagotti.
Per gli indecisi o per chi vuole sperimentare nuovi sapori della cucina piemontese, nel menù è possibile scegliere tre percorsi di degustazione: “Menù del mare”, “Menù del territorio” e “Menu del tartufo”.
Non meno importanti sono i dolci, dove si lavora sull’essenza delle materie prime: spumone di zabaione al marsala, Bunet di Cilia, Semifreddo al pistacchio di Bronte con cioccolato caldo e cremoso al gianduia.
Speciale menzione è per il carrello dei formaggi vario e accurato che offre due tipologie di degustazione.
Il ristorante Sabaudia offre portate vegetariane e la pasta è rigorosamente prodotta con la Farina della Filiera di Stupinigi di cui il ristorante ne fa parte come socio fondatore.
Degna di nota è la cantina ricavata dalle vecchie mure delle cascine del comprensorio della palazzina di caccia di Stupinigi che consta di un ampio assortimento di vini ben illustrato dalla competenza del sommelier. Oltre alla carte dei vini italiani caratterizzati da un forte legame al territorio tra i quali spicca l’inconfondibile barolo, si distingue un attenzione riservata alle bollicine francesi e alle nuove etichette.